quando l’amore finisce

Può finire un amore? Sì può finire.

Avvolte accade quasi senza che i due ex innamorati se ne accorgano, scivolano lentamente verso una abitudine che poi diventa freddezza.

Qualcuno ci trova casa in quell’abitudine, nel senso che poi si sposa… e se gli chiedi “sei innamorato/a?” magari ti risponde “non so… non so se lo sono mai stato/a, ma ci vogliamo bene e dove vuoi andare???”

A volte però le cose si fanno più complicate.

Perché a volte l’amore finisce per uno solo dei due mentre l’altro/a resta perdutamente innamorato e non riesce a farsene una ragione.

Penso sia capitato a molti di noi.

Ai più fortunati è accaduto di dover trovare le parole per dire all’altra persona “ti voglio bene ma non è/non è più amore”, i più coraggiosi sono riusciti a dire “ho incontrato un’altra persona …” i più vigliacchi hanno detto “ho bisogno di un po’ di tempo per pensare…”

Ma accade

E se invece di essere la persona che lascia un’altra persona (esperienza dolorosa e difficile soprattutto se a quella persona vuoi comunque bene e soffri a vederla soffrire) se invece sei la persona che è lasciata si apre il baratro.

Ecco io vorrei soffermarmi su quel baratro, quel momento in cui tutto quello in cui credevi viene meno di botto, come se ti crollasse il pavimento sotto i piedi.

È il baratro in cui la testa inizia ad essere piena di rumori, il cuore batte a duemila, gli occhi si gonfiano e le tempie battono ad un ritmo forsennato.

È il momento della catastrofe… non ce la posso fare… io muoio… non è possibile… devo rimediare… posso riconquistarla/o… .

È dolore …. dolore puro…

Eppure… eppure… chiunque di noi ci sia passato o abbia “assistito” qualche amico/a che ci è passato sa che si sopravvive.

Saperlo aiuta, è come quando ti rompi una gamba o un braccio… il dolore è forte, ma sai che passerà e quindi sei in grado di sopportarlo, magari prendi un antidolorifico, ma sai che non dovrai convivere con quel dolore e quindi lo affronti sperando che il tempo corra veloce.

Il tempo risana le ferite… dicevano i nostri vecchi.

Ecco allora mi chiedo perché non si parli mai, vorrei dire non si insegni, che di amore non si muore.

Anche l’abbandono più inatteso e doloroso può essere superato.

Ed in particolare vorrei che si insegnasse ai giovani uomini che un vero uomo dimostra di essere tale non se impedisce ad una donna di lasciarlo, ma se dimostra di essere in grado di superare questo dolore e costruire un nuovo progetto di vita senza di lei, visto che lei non lo ama e quindi il loro non è amore o almeno non lo è più.

Tutto il resto è violenza

Ingiustificata

….. di amore non si muore, per amore non si uccide!

 

(dedicato a tutti gli uomini che hanno scelto perdere e sono diventati assassini)

 

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